martedì 10 novembre 2009

Legambiente: sul solare il Nord batte il Sud. Palma d’oro a Trento

Legambiente: sul solare il Nord batte il Sud. Palma d’oro a Trento

(www.e-gazzette.it)

Roma, 7 novembre – Italia a due velocità anche per quanto riguarda la produzione di energia solare e la diffusione di fonti rinnovabili. In questo capitolo la palma di comune più attivo va a Trento, seguita da Alessandria, Brescia, Bologna e Palermo. Sud un po' più presente invece per quanto riguarda i pannelli solari termici, classifica guidata da Bolzano, seguita da Trento, Lecce, Grosseto e Aosta. La Capitale domina invece la classifica dei comuni che hanno adottato le energie pulite per gli edifici pubblici. Questa la fotografia scattata da Legambiente ed Eurosolar con “Comuni rinnovabili 2005”, secondo rapporto sulla diffusione delle fonti rinnovabili nei capoluoghi di provincia italiani.
Quindi, evidenzia lo studio, anche questa volta il Mezzogiorno emerge a fatica, anche se buoni esempi si trovano a Ragusa, Trapani, Catania, Avellino e Crotone.
Secondo il Rapporto, Trento risulta essere il comune italiano con il maggior numero di impianti solari, con ottimi risultati sia per il solare termico (con 4.300 mq installati, una media di 39,90 mq ogni 1.000 abitanti) che per il solare fotovoltaico, con 210 kW installati, pari a una produzione di 210mila kWh/anno.
Più in particolare, per il solare termico (soprattutto riscaldamento di abitazioni e acqua) si fa largo Bolzano, con la più alta diffusione in Italia di pannelli, sia in assoluto che in rapporto alla popolazione (4.983 mq e una media di 51,26 ogni 1.000 abitanti). Il merito di questi risultati, rilevano Legambiente ed Eurosolar, va ascritto ''alle politiche di incentivo promosse dai due comuni e dalle province autonome di Bolzano e Trento, con finanziamenti continui che permettono di dare certezza agli investitori che non devono dipendere da incentivi discontinui nel tempo e graduatorie di selezione”.
Come accennato, Roma guida la classifica della diffusione delle fonti rinnovabili nelle strutture edilizie delle amministrazioni (scuole, uffici, biblioteche, eccetera), grazie all'installazione di 930 mq di pannelli solari termici e 178 kW di pannelli solari fotovoltaici. Per il solare termico si segnalano anche Modena, con 403 mq di pannelli, e Palermo, con 263 mq. Per il solare fotovoltaico i migliori risultati dopo Roma sono quelli di Parma, con 120 mq, e due città del Mezzogiorno: Benevento (con 81 kW) e Palermo (76 kW).
Se si prova a confrontare i dati italiani con la classifica dei comuni tedeschi fotografata dalla “Solarbundesliga”, sottolinea ancora Legambiente, “ci si rende conto, per usare un linguaggio calcistico, che siamo realmente in campionati differenti. In testa alla classifica è il piccolo comune di Rettenbach am Auerberg, che ha una media di 487 mq di solare termico ogni 1.000 abitanti e 795 Watt installati di fotovoltaico per abitante; tra i comuni con popolazione maggiore di 100 mila abitanti sono invece in testa Ulm (rispettivamente con 70 mq di solare termico e 20,1 di fotovoltaico) e Friburgo (con 50 mq di solare termico e 24,4 di fotovoltaico).
“I numeri italiani - spiega il presidente di Legambiente Roberto Della Seta - mostrano la poca attenzione da parte dei Comuni nei confronti del risparmio energetico: eppure gli incentivi per i 100 MW da sfruttare entro il 2010 disposti dal decreto del ministero delle attività produttive su Conto energia, sono già finiti. I provvedimenti che dovevano aiutare lo sviluppo delle rinnovabili non sono sufficienti e, peggio ancora, non sono riusciti a far recuperare il gap nei confronti degli altri Paesi europei”.

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